di Isabelle Grabau e Livia Belardelli
Taste the Art, il nuovo progetto di responsabilità sociale d’impresa della storica azienda Ippolito 1845, è stato presentato a dicembre a Roma, nella splendida location stellata dello Chef Terrinoni: Per Me in vicolo del Malasso dietro via Giulia.
La città eterna, per la naturale bellezza e per il legame ancestrale con la cultura, simbolo universale di arte e storia, è stata il palcoscenico per il lancio dell’ambizioso progetto che unisce vino, arte e territorio.
“Un progetto a cui teniamo molto, nato durante la pandemia, quando di fronte alle difficoltà del periodo abbiamo voluto rispondere con una visione positiva ed energica, attraverso una voglia di spensieratezza che si è concretizzata in una linea di sei vini in edizione limitata, i più iconici dell’azienda, che presentiamo al pubblico per la prima volta in un’elegante ed inedita cassa in legno” racconta Gianluca Ippolito, uno dei tre titolari dell’azienda.
L’idea prende vita dall’incontro con il talento artistico di Enrico Focarelli Barone, in arte Frelly, giovane e promettente illustratore calabrese in grado di reinterpretare in maniera nuova e originale i vini dell’azienda mediante raffinate illustrazioni in cui passato e futuro si fondono in una visione creativa, scanzonata e surreale.
“La sfida per me è stata riuscire a coniugare all’interno delle etichette modernità e tradizione” racconta Frelly. “Ho voluto creare delle illustrazioni che nascessero dalle etichette dell’azienda, che ne mantenessero la riconoscibilità, ma che al contempo la reinterpretassero attraverso il linguaggio dell’arte e veicolassero elementi simbolici del nostro territorio per far conoscere ancora di più la bellezza e la straordinarietà della Calabria”.
Il valore culturale del progetto però non si ferma qui ma ha come punto fondamentale la finalità sociale e territoriale. La vendita delle bottiglie, infatti, contribuirà alla raccolta di fondi a sostegno del restauro di opere artistiche e storiche del territorio calabrese.
“Vogliamo restituire qualcosa al territorio nel quale la nostra azienda opera e lavora da più di 170 anni. Una forma di sostenibilità sociale mediante la restituzione di una parte dei profitti alla comunità nella quale viviamo” spiega Paolo Ippolito. Proprio durante la presentazione è stata resa nota l’opera artistica oggetto di restauro.
“Abbiamo ricevuto il consenso dall’amministrazione comunale per poter procedere al restauro di un’opera storica situata a Cirò Marina. L’opera è la Fontana del Principe, appartenuta ai principi Spinelli, una fontana monumentale con 3 archi, oggi abbandonata e in completo stato di degrado” rivela Vincenzo Ippolito. “Vogliamo creare intorno a questa fontana un’oasi verde aperta al pubblico ma soprattutto dare un segnale forte, dimostrare che la sinergia tra pubblico e privato può e deve cambiare la mentalità del territorio e che questo cambiamento porterà a benefici non solo economici ma soprattutto sociali e culturali”.
Ippolito 1845
Con oltre 170 anni di storia, la cantina Ippolito rappresenta la più antica realtà vinicola oggi esistente in Calabria. Ubicata nel centro storico di Cirò Marina, cuore della viticoltura calabrese, l’azienda include una tenuta agricola di oltre 100 ettari, distribuita tra dolci colline e soleggiate pianure a ridosso del mar Ionio, situata nella zona classica del Cirò. Da sempre la mission aziendale è il recupero e la valorizzazione dei vitigni autoctoni quali il Gaglioppo, il Greco Bianco, il Calabrese, il Pecorello ed in ultimo il Greco Nero. Attraverso la costante ricerca, l’impiego di tecniche innovative, il diretto controllo di tutti i processi produttivi, l’azienda ricerca nei suoi vini l’eleganza, l’esclusività e l’identità con il suo territorio; luoghi di rara bellezza in Calabria, come la tenuta a Cirò Marina, la tenuta Feudo, la tenuta Difesa Piana e la tenuta Mancuso.
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